In questa pagina riportiamo alcune delle domande che vengono più spesso poste al momento della prenotazione o durante l’esecuzione dell’ecografia.

 

L’ecografia è un esame invasivo? 

Assolutamente no. L’ecografia utilizza gli ultrasuoni per produrre le immagini diagnostiche, ed è quindi del tutto innocua.

È necessaria una preparazione particolare per l’ecografia? 

No. Solo per l’ecografia addominale è necessario il digiuno da 4-6 ore; qualora sia necessario valutare l’addome inferiore (pelvi femminile, vescica, prostata) è utile avere la vescica piena.

Perché è necessaria la vescica piena per vedere la prostata?

Perché la vescica funge da “finestra” acustica per gli ultrasuoni, permettendo di visualizzare la prostata in maniera più corretta. E’ inoltre così possibile valutare i rapporti anatomici tra prostata e vescica, importanti specie nei casi di ipertrofia prostatica. Infine anche lo studio dello svuotamento vescicale eseguibile con l’ecografia può aggiungere informazioni importanti.

Che organi studia l’ecografia del collo? 

È utile per visualizzare la tiroide e le principali ghiandole salivari. Può studiare i linfonodi del collo. Non è utile per la valutazione delle strutture faringo- laringee.

L’ecografia addominale può vedere lo stomaco? 

No. Purtroppo gli organi che contengono aria, come lo stomaco e in parte l’intestino, non sono adatti per essere studiati con gli ultrasuoni.

Ho bisogno di fare una ecografia del ginocchio perché ho paura di avere il menisco rotto e il legamento crociato anteriore “stirato”…

Con l’ecografia del ginocchio è possibile valutare correttamente i tendini estensori (quadricipitale e rotuleo) i legamenti collaterali ed il cavo popliteo. Solo una piccola parte del menisco è visibile con l’ecografia, ed è insufficiente a porre una diagnosi sicura. Anche per quanto riguarda i danni ligamentosi, in particolare dei legamenti crociati, è preferibile valutarli con la Risonanza Magnetica.